LA DISORTOGRAFIA  
                             
La disortografia evolutiva è un disturbo specifico dell’apprendimento che riguarda la “competenza ortografica” ossia la capacità di rispettare le regole e le convenzioni presenti nella nostra lingua che mediano la trasformazione del linguaggio ascoltato o pensato in linguaggio scritto. I bambini disortografici, pur conoscendo benissimo le regole ortografiche non hanno la capacità di applicarle. Il disortografico può commettere tanti errori sia con le eccezioni, sia con le parole che non celano nessun tranello, se non quello di richiedere un’analisi dei suoni costitutivi la parola. Molti errori di scrittura derivano infatti da un’incapacità del soggetto di analizzare bene i suoni della lingua e di scomporli nei fonemi costitutivi.   

  Errori comunemente commessi da bambini disortografici:   
          Scambio di grafemi:          
 esempi: “brina” invece di “prima”
   “folpe” invece di “volpe”
           Omissione o aggiunta di lettere o di sillabe:
 esempi: “taolo” invece di “tavolo”
             “tavolovo” per “tavolo" 
           Inversioni:
 esempi: “li” invece di “il”
 “bamlabo” per “bambola” 
           Grafema inesatto:
 esempi: “pese” invece di “pesce”
 “agi”   invece di “aghi”
          Separazioni illegali:
 esempi: “in sieme” per “insieme”
             “l’avato” invece di “lavato”                                                
 •           Fusioni illegali:
esempi: “ nonevero” per “non è vero”
“lacqua” invece di “l’acqua”
           Scambio di grafema omofono:
 esempi:   “squola” invece di “scuola”
“ cuadro” per “quadro”
     •           Omissione o aggiunta di h
   esempi: “ha casa” invece di “a casa”
 “ lui non a” per “lui non ha”
 •          Omissione e aggiunta di accenti:
esempi: “perche” invece di “perché”
       •           Omissione e aggiunta di doppie:   
               esempi: “pala” invece di “palla”
N.B.gli errori ortografici hanno caratteristiche evolutive riferite al normale processo di apprendimento della scrittura, che è costituito da una serie di fasi che si succedono e si evolvono; quindi, quando parliamo di disortografia, non ci riferiamo ad errori compatibili a soggetti di pari età e livello di scolarità ma ad una vera e propria disabilità specifica di tale dominio.
DIAGNOSI:                                                                             
Si può parlare di disortografia quando:
1-      Il livello intellettivo del soggetto è nella norma
2-      il livello di scrittura è significativamente distante da quello di un bambino di pari età o livello di scolarizzazione; nello specifico tale livello viene misurato con test standardizzati;
 
          INTERVENTO:        
  Abbiamo tre diverse tipologie di intervento:
 1-  INTEVENTI PREVENTIVI:  mirano all’identificazione precoce del disturbo, attraverso la sensibilizzazione degli insegnanti e di tutte le figure  che ruotano intorno al bambino e con screening precoci (dalla I° alla III° elementare)
 2-INTERVENTI RIEDUCATIVI: mirano a  rieducare le funzioni compromesse sia attraverso l’uso di strumenti informatici, sia attraverso specifici esercizi  per il recupero funzionale della specifica abilità deficitaria.
 3-  INTERVENTI COMPENSATIVI:  possono essere utilizzati   in tutte quelle situazioni non recuperabili, o per la gravità del disturbo o per il ritardo nell’ intervento. Nel caso della disortografia risulta utile, come strumento compensativo, ad esempio la videoscrittura  (il bambino potrà così avvalersi del controllo ortografico, che consente di identificare le parole non scritte in forma ortografica corretta, e del predittore ortografico che prevede, a seconda delle prime lettere digitate dal bambino, la parola che il soggetto sta per scrivere, sulla base del lessico di ciascun soggetto e della frequenza di utilizzo della parola stessa).
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