DISGRAFIA
Cos’è?
La disgrafia è un disturbo specifico dell’apprendimento che si manifesta come difficoltà a riprodurre sia i segni alfabetici che quelli numerici; essa riguarda, quindi, esclusivamente il grafismo e non le regole ortografiche, sebbene di conseguenza influisca anche su tali acquisizioni a causa della frequente impossibilità di rilettura e di autocorrezione.
Come si manifesta?
1. Posizione e Prensione => il bambino scrive in modo molto irregolare, la sua mano scorre con fatica sul piano di scrittura, l’impugnatura dello strumento è spesso scorretta;
2. Orientamento nello spazio grafico => la capacità di utilizzare lo spazio a disposizione è ridotta; il bambino non possiede adeguati riferimenti per orientarsi e così, non rispetta i margini del foglio, lascia spazi irregolari tra i grafemi e tra le parole, non segue la linea di scrittura e procede in “salita” o in “discesa” rispetto al rigo;
3. Dimensioni dei grafemi => si evidenzia uno scarso rispetto delle dimensioni delle lettere; esse vengono riprodotte o troppo piccole o troppo grandi e, frequentemente, in modo irregolare alternando microdimensioni e macrodimensioni;
4. Mancanza di fluidità => la mano non riesce a scorrere adeguatamente sul foglio ed, inoltre, il bambino presenta difficoltà a seguire con lo sguardo la propria scrittura; tutto ciò interferisce negativamente sulla fluidità del gesto;
5. Pressione sul foglio => la pressione della mano sul foglio non è regolare; a volte risulta troppo forte e talvolta troppo debole;
Naturalmente è indispensabile sottoporre il soggetto ad una serie di prove allo scopo di individuare se si tratta di vera e propria disgrafia o se, invece, ci troviamo di fronte ad un semplice ritardo di acquisizione delle capacità di base.
Intervento:
Anche per la disgrafia è necessario effettuare interventi specialistici mirati; nel corso di questo secolo i metodi elaborati per il recupero di tale disturbo sono stati molti: quasi sempre si considerava come unico rimedio l’esercizio ripetitivo, finalizzato al raggiungimento di una più adeguata coordinazione della mano trascurando, però, la motricità globale e le attività percettive. Oggi, invece, considerare in una fase di rieducazione solo gli aspetti grafo-motori è considerato riduttivo. Dunque, la rieducazione abbraccerà diversi aspetti tutti coinvolti nell’attività di scrittura: percezione, organizzazione spazio-temporale, conoscenza e rappresentazione dello schema corporeo, equilibrio e coordinazione, rilassamento, lateralità, coordinazione visuomotoria ed esercizi per l’impostazione dei grafemi.